La realtà operativa odierna caratterizza il processo edilizio di costruzione di un’opera, dal progetto alla sua manutenzione, come una serie di molteplici e interconnesse funzioni progettuali e di impresa, alle quali corrispondono importanti saperi tecnici e magisteri in costante evoluzione. «Grazie all’utilizzo di innovativi sistemi di comunicazione e connessione tra i soggetti coinvolti nel processo costruttivo – dichiara Filippo Delle Piane, Presidente di Ance Genova – all’adozione di un approccio inter-operante ed alla condivisione multipla delle informazioni, oggi abbiamo l’opportunità di attuare un’efficace gestione preventiva del progetto. Pianificare in maniera ottimizzata i processi, così come predisporre un loro coordinamento smart e continuativo – continua Delle Piane-, significa garantire efficienza, economicità e trasparenza di tutto l’iter costruttivo, a favore di superiori certezze nei tempi di esecuzione di un’opera, sia pubblica che privata».
«Una costruzione rappresenta, oggi, un ciclo di vita articolato che è oggetto di attività, conflitti e risoluzioni – spiega Enrico Dassori, Professore ordinario di Architettura Tecnica e Direttore del Dipartimento di Architettura e Design della Scuola Politecnica di Genova -. Nella logica contemporanea è evidente che la gestione di questi processi non può essere lasciata al caso, a meno di non incorrere in enormi e insostenibili diseconomie. Coordinare la molteplicità di apporti, lungo un arco di tempo spesso non breve, pone quindi il problema della gestione della conoscenza, ovvero della condivisione, archiviazione e restituzione di moltissimi dati. I fattori che oggi devono essere obbligatoriamente esorcizzati sono l’incongruenza, l’incomprensione, il disallineamento. La chiave del BIM (Building Information Modeling), applicato anche alla gestione dei sistemi di rating per valutare la sostenibilità di edifici e infrastrutture, consiste proprio nella connessione fra tutte le attività che compongono il processo edilizio, a partire dall’interoperabilità fra i linguaggi informatici».
Questa è la filosofia che sottende la partnership tra Ance Genova, l’Associazione dei Costruttori Edili della provincia di Genova, l’Università – DAD (Dipartimento di Architettura e Design), E.S.S.E.G., ICMQ e Team System (Azienda leader in soluzioni, software e servizi per le imprese).
Una filosofia che già nel 2016, aveva spinto l’Associazione con il supporto del suo Gruppo Giovani e di E.S.S.E.G. a promuovere un ciclo di seminari di formazione e informazione sull’innovazione in edilizia, denominata “Progetto Futuro”; un’iniziativa che aveva suscitato l’interesse di Regione Liguria, finanziatrice del Progetto: le costruzioni, uno dei settori più colpiti dalla crisi e caratterizzato da una nota resistenza al cambiamento, si erano fatte promotrici di uno stimolo, partendo dalla formazione a tutti i livelli, ad innovare le proprie imprese per cavalcare l’onda della trasformazione in atto del mercato.
La sinergia tra mondo del lavoro e della formazione ha dunque dato vita ad una gamma articolata di interventi di formazione che coprono l’intero processo edilizio, dalla progettazione alla gestione dei processi produttivi.
Primo fra tutti il Master universitario di II livello “Il BIM per l’approccio smart al processo edilizio”, cofinanziato dal Programma Operativo Regione Liguria – FSE 2014-2020.
I destinatari sono 20 giovani e adulti (ammessi previa selezione) in cerca di occupazione od occupati laureati magistrali in Architettura, Ingegneria Civile e Ambientale o titoli equipollenti. L’attività formativa, completamente gratuita, avrà la durata di 12 mesi e si articolerà a partire da giugno 2019, in 1.500 ore, di cui 450 ore di stage presso aziende del settore che hanno manifestato interesse ad accogliere gli studenti già in fase di progetto.
Il professionista in uscita sarà in grado di governare strumenti e procedure innovative per la realizzazione di un progetto BIM. L’esperto potrà quindi proporsi come figura di riferimento all’interno di aziende per l’implementazione di processi innovativi e di strategie BIM. Il Master si propone anche di conferire ai diplomati la certificazione di competenza professionale “BIM specialist” in conformità con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024.
«La figura in uscita del Master – spiega Sarah Zotti, Vicepresidente agli Studi e Tecnologia dell’Associazione – avrà una professionalità unica in tutta Italia, poiché tagliata perfettamente a misura sulla tipologia e sulla struttura delle imprese del nostro settore».
«La preparazione di professionisti in grado di gestire progetti in BIM, assume oggi particolare importanza in quanto diventerà, nel prossimo futuro, il processo standard per tutti gli edifici – sottolinea l’arch. Sarah Zotti, vicepresidente di Ance Genova con delega agli Studi, Tecnologia e Innovazione -. La Direttiva 2014/24/EU sugli appalti ha incoraggiato gli Stati membri europei ad introdurre il Building Information Modeling nelle procedure di procurement e ad utilizzarlo per i progetti finanziati dall’Unione Europea, già a partire dal 2016. In Italia, alla fine di gennaio scorso è entrato in vigore il Decreto BIM (DM 560/2017), che stabilisce le modalità ed i tempi di introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche».
«L’obbligatorietà del BIM – conclude la vicepresidente di Ance Genova – seguirà una tempistica che va dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo da 100 mil. di euro, fino al 2025 per tutte le nuove opere».
Dall’analisi dei fabbisogni formativi delle imprese e dei professionisti che hanno partecipato ai cinque seminari di “Progetto Futuro”, E.S.S.E.G., in collaborazione con Ance Genova, ha elaborato un progetto formativo denominato “OPERAZIONE INNOVAZIONE”. Il progetto, il cui avvio è previsto per il prossimo mese di aprile, è stato finanziato da Regione Liguria e sviluppa cinque tematiche evolute del settore delle costruzioni:
- La digitalizzazione nel settore delle costruzioni: il Building Information Modeling – BIM
- Implementazione di nuovi modelli organizzativi di gestione e controllo discendenti dal D. Lgs. 231/01 – Modello Ance Squadra 231
- Nuove strategie per garantire, valorizzare e promuovere la propria impresa
- L’evoluzione dei materiali e delle tecnologie presenti nel cantiere
- Valorizzazione del personale tecnico e amministrativo di impresa edile
Alcuni di questi corsi saranno sviluppati anche con tecnologie e-learning.
L’operazione coinvolge
- 30 le imprese edili aderenti ad ANCE Genova, inserite nel progetto
- 5 studi professionali di architettura e ingegneria
- 82 fra Imprenditori, Liberi Professionisti e impiegati tecnici ed amministrativi.
“Esprimo un plauso per queste iniziative che contribuiscono a dare impulso alla formazione professionale dei lavoratori dell’edilizia e, contestualmente, ad offrire una nuova immagine del settore, volta alla sua valorizzazione, fornendo una visione realistica e stimolante delle opportunità professionali attuali ed emergenti – dichiara Grazia Maria Di Biaso, presidente di ESSEG. L’Ente paritetico, da sempre impegnato a sostenere la qualità del lavoro e le capacità tecnico produttive delle imprese, attraverso queste iniziative intende garantire servizi adeguati alle imprese del settore al passo con i cambiamenti tecnologici ed organizzativi e promuovere iniziative culturali settoriali”.
«Il percorso con Ance e Scuola edile – ricorda Ilaria Cavo, assessore regionale alla Formazione – era iniziato un paio di anni fa quando mi era stato proposto di sostenere alcuni seminari per l’uso del Bim. Io avevo trovato il modo di sostenere questi seminari, si è partiti così, con alcune risorse per la formazione che avevo su alcuni capitoli regionali. Da questa esperienza di seminari, incontri generici, aperti agli associati di Ance, ai ragazzi universitari ma senza un target preciso si è passati a un’idea molto più forte, che è qualcosa di diverso, di molto più strutturato che è alta formazione».
«Ance e gli altri soggetti promotori del corso – prosegue Cavo – sono riusciti ad attingere con un progetto forte le risorse che la Regione aveva messo a disposizione per i master universitari. Per cui parte questo corso di alta formazione per l’uso del Bim che è qualcosa di innovativo a livello nazionale e metterà in grado i futuri progettisti di partecipare a bandi europei, che ora prevedono la conoscenza della tecnica Bim. Io credo che questa iniziativa sia qualcosa di molto importante, frutto di un bel gioco di squadra e che porterà occupazione. Parallelamente questi soggetti sono riusciti ad attingere le risorse della formazione a sportello, formazione che abbiamo attivato sia per nuovi occupati sia per occupati delle aziende. L’edilizia è un settore che ha bisogno di formare anche chi già lavora. Abbiamo di fatto attivato come Regione Liguria due binari formativi a sostegno dell’edilizia che sono fondamentali».
«L’edilizia – concorda Marco Scajola assessore regionale a Urbanistica ed Edilizia – richiede professionalità, bene fa Ance a organizzare master di questo genere, perché nel settore edile la professionalità serve per fare interventi importanti, serve per preparare giovani ad affrontare un mercato sempre più competitivo, serve per la qualità, la sicurezza. Come assessorato all’Urbanistica e all’Edilizia stiamo facendo un grande lavoro per facilitare da un punto di vista giuridico gli interventi di riqualificazione e anche per dare input a nuove progettazioni. La Liguria è stupenda, ha tanti manufatti che devono essere riqualificati, noi stiamo lavorando a una nuova legge per fare in modo che i Comuni abbiano a disposizione strumenti maggiori per invogliare il privato a fare cose belle e utili».
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