Editoriale del Vice Presidente dei Giovani Ance Alberto Sterza

Questa è una poesia scritta da un bambino di 3° elementare che bene ci illustra sia cosa siano le regole sia l’animo con il quale viva le regole un bambino.
Ma perché partire da così lontano? Dopotutto noi, seppur appartenenti ad un gruppo giovani, siamo adulti ed imprenditori.
Perché è fin da quando siamo bambini che viviamo nelle regole e con le regole, ed infatti avete mai guardato dei bambini che si accingono a giocare?
La prima cosa che fanno è quella di stabilire le regole del Gioco e molte volte le regole arrivano prima del gioco stesso.
Questo perché è insito nella natura umana avere dei punti fermi, delle certezze; ora, senza entrare troppo nella filosofia, sappiamo però essere essenziale avere delle regole che definiscono e determinano i comportamenti da tenere.
E infatti se andiamo ad analizzare il suo significato, con il termine regola si intende una norma prestabilita, per lo più codificata e coordinata con altre in un sistema organico.
La Regola è la norma che un gruppo sociale si dà per assicurare la sopravvivenza del gruppo e per perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti.
E’ questo che noi cerchiamo ormai da qualche anno di fare.
Il nostro gruppo giovani, nello scorso mandato, ha modificato il regolamento vigente per ovviare ad un problema che si era manifestato e che riguardava l’età degli iscritti che ricoprivano cariche associative.
Per chi non lo sapesse, il limite d’età per far parte del Gruppo Giovani dell’ANCE, è il compimento del 40° anno; limite che va in deroga se si ricoprono cariche associative. Pertanto, a mero titolo d’esempio, se un iscritto fosse stato eletto un giorno prima del suo 40° anno rimaneva in carica fino a 43 anni.
Il precedente Consiglio Centrale ritenne, pertanto, giusto abbassare il limite d’età per essere eletti a 37 anni in modo che si decadesse come tutti gli iscritti ossia al compimento del 40° anno.
Bisogna aprire una parentesi necessaria per motivare ulteriormente questa scelta, che va oltre l’equiparazione di diritti tra iscritti “semplici” ed “iscritti con carica”. Si ritenne, e si ritiene, che 40 anni fosse già un limite molto alto per definirsi giovani. Siamo uno dei pochi Paesi europei che ha un gruppo giovani. All’estero, se si vale, imprenditorialmente, associativamente ed umanamente, non viene guardato l’anno di nascita per ricoprire una qualunque carica di rappresentanza.
Noi, purtroppo, viviamo in una riserva dove il fine dichiarato è quello della formazione, è una cosiddetta “palestra associativa” mentre il fine reale è quello di impedire l’alterazione dello status quo.
La volontà dei senior è quella di non avere “tra i piedi” giovani intraprendenti e riformatori.
Voglio sgombrare il campo di chi pensa che la mia sia una critica al sistema ANCE perché quanto detto vale per qualunque gruppo di persone: dalla bocciofila al Partito Politico, dall’associazione datoriale al gruppo sportivo.
A fronte di questo pertanto si ritenne opportuno abbassare, come già detto, il limite di età; cosa che peraltro stanno prendendo in considerazione anche altre associazioni datoriali, una fra tutte Confindustria; possiamo quindi, a ragione, considerarci precursori.
Come spesso, però, molte volte accade, soltanto quando arriva il momento delle elezioni si riscontrano dei problemi nell’applicazione del regolamento e questo è, ahimè, ciò che è capitato nelle elezioni del 2012.
Si è reso quindi necessario riprendere in mano il regolamento per ovviare a tutti quei problemi interpretativi che non hanno consentito l’applicazione dell’abbassamento d’età e per consentire, a partire dalle elezioni del prossimo anno, di iniziare un nuovo percorso.
Questo il motivo di questa ulteriore modifica che vuole essere a servizio di tutti perché come diceva il bimbo nella sua poesia:
“Le regole servono per vivere insieme, senza regole rimani da solo”.