Intervista con una ``quasi"" mamma, appassionata del proprio lavoro, con le idee chiare
e la tenacia di andare avanti a testa alta in un mondo tutto al maschile.
Roma – Faccia a faccia con un giovane imprenditore
Sposata, con marito avvocato, un uomo vero, simpatico, serio, fico e due cani.
» Ho detto qualcosa di te!
Diventerò mamma.
» Bene, auguri. Ti ricordo che siamo su Costruttori Romani.
Lavoro nell`impresa di famiglia.
» Finalmente, ora ci siamo. Che tipo di impresa?
Edilizia privata non per conto terzi. Ovvero la realizzazione di fabbricati dall`acquisto del terreno alla vendita degli appartamenti. Siamo alla terza generazione.
» Quella che secondo Agnelli distrugge.
Lo diceva in senso ironico, parlava di se stesso.
» Consideri il tuo un lavoro difficile?
In principio, pensavo non lo fosse più di tanti altri. Esistono leggi da seguire ed io sono laureata in legge, ci sono cash flow e programmi da organizzare ed io ho seguito un master alla Luiss specifico sull`organizzazione aziendale.
» Ma?
Ma nessuno mi aveva detto che qui da noi le leggi sono all`inglese.
» Cioè?
Si scrivono in un modo e si leggono in un altro, e non in un altro modo solo, ma in diversi altri, a seconda che sei dell`amministrazione comunale, di quella regionale, professionista, politico o magistrato.
» Perlomeno ti rimangono i cash flow, quelli sono solo tecnici.
Persino aridi se vuoi, ma anch`essi assolutamente imperscrutabili. Ti basti pensare all`attendibilità che puoi dare a parol e daticome prefinanziamento bancario, mutuo, tempi,senza minimamente prendere in considerazione elementiritenuti decisamente inutili come la certezzadel diritto e dell`iter concessorio. Che tipo di quadropensi che ne venga fuori?
» Meglio attendere momenti migliori?
Lo farei se non ci fosse quell`altro piccolo dettaglio che lega un`impresa alle persone: siamo un`azienda familiare con la fortuna di avere collaboratori che hanno speso la loro vita per un obiettivo comune, che sono pronte a trasmetterti lo stesso affetto che sentono aver ricevuto. Persone che hanno famiglia e si sentono parte di una famiglia allargata. Se penso che alcuni di loro hanno iniziato con mio nonno e io neanche l`ho mai conosciuto!
No, i tempi migliori non si aspettano, si creano lavorando con decisione più uniti di prima.
» Idealismo da ventenni?
Se vuoi definirlo tale!
» Mordi sempre così?
Non sempre, ma sono un capricorno!
» Con l`Associazione che rapporti hai?
Con i Giovani abbiamo creato un bel gruppo, siamo prima di tutto amici ma anche colleghi. Ci si confronta, si impara e ammetto che anche le risate non mancano.
» Cosa hai imparato da tuo padre nella conduzione dell`impresa?
Da mio padre e da mio zio Silvano sto imparando, giorno per giorno, cosa vuol dire avere un`impresa propria, con tutte le soddisfazioni che porta ma soprattutto le svariate problematiche che ci si trova a risolvere.
» C`è qualcosa che vorresti progettare e realizzare per la nostra città?
Roma è carente di svariate strutture di servizi, le idee non mancano, bisogna solo aspettare il momento giusto per provare a realizzarle!
» Tre motivi per convincere un tuo coetaneo/a diventare imprenditore edile.
Ma perchè ce ne sono ?
» Se tornassi indietro rifaresti lo stesso percorso?
Per come stanno andando le cose, oggi, forse qualche modifica la farei.
» Un pregio e un difetto del vivere e lavorare a Roma.
Stiamo parlando di Roma, credo che non serva aggiungere altro!
» Pessimista?
No, terribilmente realista nel lavoro.
» Che fai per rilassarti?
Corro, cucino, organizzo eventi teatrali.
» Ma dai, questa sì che è interessante, che tipo di opere?
Al femminile, di giovani talenti, possibilmente inedite, quasi un motto per la Quattroquinte, l`Associazione culturale fondata tre anni fa con due care amiche.
» Un esempio?
The Women, Piccoli crimini coniugali, Lipstick. A dirti il vero, a volte non è esattamente proprio relax, ma vuoi mettere la capacità di volare a dispetto del quotidiano?
» Sogno nel cassetto?
Uno è troppo poco, ne ho tantissimi, al di fuori del lavoro sono una sognatrice.
» Per chiudere, perchè quel “”al femminile””, lavorando in un mondo prevalentemente maschile?
Appunto. Hai presente la storiella dei tre maschi che volendo attraversare un grande fiume chiedono al Signore di aiutarli? Il primo chiede una forza enorme nelle braccia e nelle gambe ma affoga, il secondo una canoa e robusti remi ma si capovolge e affoga. Il terzo preoccupato, chiede solo di poter arrivare dall`altra parte, così il Signore lo trasforma in donna, la quale prende una mappa, scende lungo il fiume, arriva al ponte e lo attraversa!
di Charis Goretti
15441-LA TENACIA DI UNA GIOVANE IMPRENDITRICE_GORETTI.pdfApri
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