Si è tenuto il 5 luglio scorso il convegno, organizzato dai Giovani Imprenditori di Assimpredil Ance, Oltre l’ostacolo – Direzione Milano Cortina 2026.
L’evento, rivolto alle imprese e ai professionisti del settore delle costruzioni e del real estate, ha rappresentato l’occasione per approfondire da un lato, il potenziale trasformativo delle infrastrutture sportive e il loro ruolo per generare inclusione e sostenibilità e dall’altro, l’occasione per fare il punto sulle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 e ragionare sul ruolo dei grandi eventi come volano di crescita economica e territoriale, con uno sguardo particolare su Milano, Monza e Lodi.
“Gli eventi come le Olimpiadi devono essere visti come catalizzatori di cambiamento e crescita per la nostra città, che attraverso la cultura e lo sport possono realizzare una trasformazione urbana e sociale profonda.” Così ha dichiarato Silvia Ricci, Presidente del Gruppo Giovani di Assimpredil Ance, aprendo il convegno.
“Milano si appresta a vivere un nuovo capitolo della sua storia con le imminenti Olimpiadi di Milano Cortina 2026 – ha affermato Silvia Ricci – questa occasione non rappresenta solo un momento di celebrazione sportiva globale, ma anche un’opportunità senza precedenti per la città di reinventarsi attraverso una visione sostenibile, inclusiva ed attrattiva. È fondamentale che le infrastrutture create o rigenerate per le Olimpiadi rispettino e valorizzino il contesto sociale in cui si inseriscono, promuovendo l’inclusione e sostenendo il tessuto urbano e comunitario.”
“Lo Sport e la cultura – ha continuato la Presidente dei Giovani di Assimpredil Ance – sono un volano, una scintilla che produce riqualificazione urbana e sociale di successo, rendendo sempre più attrattivo il territorio. Un luogo dismesso che viene restituito alla società genera sempre meccanismi virtuosi, a partire dalla qualità ambientale conseguente ai percorsi di bonifica e di restituzione di aree verdi.”
“L’architettura di questi luoghi diventa cruciale per l’inclusione e deve dare risposte concrete abbracciando le peculiarità di ciascuno, esaltando talenti e diversità. Le infrastrutture sportive devono essere concepite e progettate pensando al contesto sociale in cui vengono inserite, poiché
generano effetti su piccola e ampia scala, nel breve e lungo periodo.”
Le Olimpiadi del 2026 sono anche un’occasione per rilanciare e potenziare le infrastrutture sportive
esistenti, coinvolgendo i territori limitrofi in un movimento di rinnovamento che risponde alle
necessità dei cittadini e cura le aree urbane trascurate. L’Expo del 2015 ha già dimostrato come
grandi eventi possano generare un impatto significativo, migliorando le infrastrutture e la coesione
sociale.
“Il successo futuro di Milano, così come delle province di Lodi e Monza Brianza – ha concluso Silvia Ricci – dipenderà dalla capacità di agire in modo sinergico tra settore pubblico, privato e terzo settore. È essenziale che queste forze collaborino per affrontare le sfide contemporanee e garantire uno sviluppo che non lasci indietro nessuno. I giovani di Assimpredil Ance ci sono.”
Nel corso del convegno è intervenuta anche la Presidente di Assimpredil Ance, Regina De Albertis, che ha sottolineato come “i Giochi Olimpici, siano l’occasione per innescare discontinuità nei percorsi di crescita e per sperimentare nuovi approcci procedurali, utili a superare gli ostacoli burocratici, che potranno rimanere come best practices per lo sviluppo futuro del
territorio.”
“La vera legacy che dovremo conquistare – ha concluso Regina De Albertis – non sarà solo la migliore qualità delle infrastrutture e dei servizi che riusciremo a realizzare con le Olimpiadi, le successive Paralimpiadi o con il PNRR, ma sarà il nuovo modello di relazione pubblico privato che queste esperienze ci permetteranno di sperimentare, in linea con il principio di collaborazione
e fiducia che il nuovo Codice dei Contratti ha ben evidenziato.”