A causa della pandemia, la casa è tornata al centro delle nostre vite. “Abitare lo spazio domestico” propone una riflessione sul più ampio significato che la casa può rivestire oggi e nel prossimo futuro con una particolare attenzione non solo per la sua struttura organizzativa e i valori linguistici che ne conseguono, ma soprattutto per le sue caratteristiche spaziali in relazione alla sfera emotiva e ai differenti stili di vita dei suoi abitanti. Le opere selezionate, progettate tra il 1930 e la fine degli anni ‘70 da noti esponenti dell’architettura, sono portatrici di valori spaziali e temi di ricerca ancora attuali, nonostante le particolari circostanze localizzative e la distanza temporale.