Si è tenuto a Reggio Calabria, lo scorso 14 luglio, il V Convegno dei Giovani ANCE del Mezzogiorno dal titolo #destinazionesud. Rilancio infrastrutturale, utilizzo dei fondi europei, ripartenza dei sistemi produttivi regionali, sono queste alcune delle principali tematiche trattate
Si è tenuto a Reggio Calabria, lo scorso 14 luglio, il V Convegno dei Giovani ANCE del Mezzogiorno dal titolo #destinazionesud. Rilancio infrastrutturale, utilizzo dei fondi europei, ripartenza dei sistemi produttivi regionali, sono queste alcune delle principali tematiche trattate nel corso del Convegno, direttrici che il Sud deve seguire per colmare il gap infrastrutturale, e non solo, con il resto del Paese e generare sviluppo economico e occupazionale.
L’evento, di portata nazionale, è stato ospitato presso Palazzo “Corrado Alvaro”, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e ha fattp registrare una grande partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dell’imprenditoria, delle università e delle professioni, provenienti da tutte le regioni del Mezzogiorno e non solo.
I lavori, coordinati dalla nota giornalista del TG1 Francesca Grimaldi, sono stati aperti dall’intervento del Sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà il quale ha ribadito: “Il confronto con il tessuto produttivo è essenziale, anche alla luce delle ingenti risorse di cui la città disporrà e che consentiranno di cambiare il volto del territorio. Il dialogo con gli stakeholder è parte integrante delle politiche di crescita e sviluppo”. Il presidente ANCE Giovani Reggio Calabria Demetrio Pellegrino ha aggiunto: “Occorre rinnovare la collaborazione con le istituzioni, riportare al centro dell’agenda politica le istanze dell’imprenditoria giovanile”.
Il Presidente di ANCE Giovani Calabria, Antonino Foti, ha affermato che “Il Sud è afflitto da un drammatico gap infrastrutturale, segno che ancora oggi a 156 anni dall’unità d’Italia la questione meridionale è ancora aperta. E alla domanda Ponte (sullo stretto di Messina) sì, Ponte no, rispondiamo Ponte anche”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore Giovani ANCE Mezzogiorno Federico De Cesare, secondo il quale “La carenza infrastrutturale del Mezzogiorno è il tema dei temi quando si affronta la questione della distanza tra Nord e Sud. Distanza che negli ultimi anni si è anche acuita come testimonia la perdita di 13 punti percentuale di Pil nel Mezzogiorno rispetto agli 8 del Nord. Colmare il gap significa intervenire sulle grandi opere, come il Ponte sullo Stretto ma anche su quelle di base, come scuole, ponti, ospedali”.
Il Consigliere di Amministrazione ANAS Francesca Moraci ha affermato che “il tema delle connessioni è fondamentale. Per definire al meglio la visione del sistema Paese. In questo contesto ANAS ha avviato un primo piano che riguarda la modalità con cui intercettare i finanziamenti del Pon infrastrutture legate ai porti e alle aree della logistica integrata”. C’è ancora troppo distanza tra gli strumenti finanziari per le infrastrutture e la percezione reale che i cittadini hanno rispetto allo scenario dei trasporti, ha sottolineato il presidente di Ance Giovani Puglia, Luigi De Santis: “Alcune aree del Mezzogiorno sono, da sempre, scollegate fra loro, come l’asse Napoli-Bari o Bari-Reggio Calabria”.
Il Presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto ha poi parlato di Italia a due velocità, aggiungendo: “E le responsabilità sono di chi ha governato nel Sud, diciamolo senza esitazioni o ipocrisie. Oggi la questione Mezzogiorno va affrontata con un approccio nuovo. La vera sfida è attuare la fase realizzativa rispetto alle tante risorse che sono a disposizione. E poi un intervento deciso sul fronte della malaburocrazia”.
Investire in infrastrutture genera per forza di cose benefici per l’economia e lo sviluppo di un territorio, ha rimarcato il presidente dell’Osservatorio “I Costi del non fare” e ordinario di Economia e Gestione delle Imprese “Università Bocconi” Milano, Andrea Gilardoni. “L’esempio lombardo in tal senso è emblematico, basti pensare all’ammodernamento del collegamento Milano-Bergamo”.
A detta del componente del Gruppo Giovani Ance Campania, Vincenzo Iennaco: “Investire nel Mezzogiorno significa non solo ridurre il gap con le regioni del Nord, ma far compiere all’intero sistema Paese un balzo in avanti verso il futuro”. “Occorre pensare a soluzioni di mirate – ha rilanciato il vicepresidente nazionale Anci e Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. “In Italia invece abbiamo sempre l’abitudine a guardare ai problemi, specie quelli del Sud, in modo scollegato e settoriale”. Il presidente del consiglio nazionale Ingegneri, Armando Zambrano, ritiene che: “Questo Paese è riuscito nel tempo a creare un sistema, specie a livello burocratico, estremamente complicato. Il tema della semplificazione è un altro aspetto cruciale che da sempre frena lo sviluppo”. “Il rilancio del Mezzogiorno – ha detto Antonio Pezzopane capo delegazione FareAmbiente presso Fao – deve ripartire dai territori. Sostenibilità e valorizzazione ambientale, in chiave innovativa, creativa e moderna possono essere chiavi per generare nuovo sviluppo, soprattutto nel Sud”.
Il Consigliere di Amministrazione della Società Aeroportuale Calabrese Manlio Guadagnuolo ha detto che: “Anche sotto il profilo dello sviluppo aeroportuale. Occorre intervenire sul fronte dell’accessibilità e dei collegamenti interni”. L’assessore alla Logistica e al Sistema Portuale della Regione Calabria e ordinario di Progettazione dei Sistemi di Trasporto dell’università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Francesco Russo ha poi rilanciato affermando che: “Garantire l’accessibilità, in molte aree del Sud e della Calabria in particolare, è la priorità. Il recente intervento, epocale, sulla ferrovia jonica va in questa direzione. E la Calabria è l’unica regione ad avere il piano regionale dei trasporti approvato da Bruxelles. Crediamo che pianificazione, programmazione e capacità di spesa siano le chiavi per cambiare rotta e rilanciare trasporti e infrastrutture”.
In chiusura Angelo Turco, vicepresidente nazionale Ance Giovani ha sottolineato che: “Qualsiasi opera ha la possibilità di essere utile. Ponte sullo Stretto compreso, di cui stranamente non si parla più. Abbiamo territori completamente scollegati dai principali snodi ferroviari, stradali e aeroportuali. In modo critico, poi, è necessario riflettere sui tanti fondi europei sprecati e su come migliorare tale, fondamentale asset, per il futuro”.
Le conclusioni del Convegno sono state affidate alla Presidente Nazionale di ANCE Giovani Roberta Vitale, la quale ha ribadito che “il problema del Sud è un problema italiano, abbiamo bisogno di un piano infrastrutturale che valorizzi il nostro fantastico territorio. Abbiamo dei posti splendidi, chiediamo al governo di fare delle scelte, nessuno resti fermo al palo. Se il Mezzogiorno non va avanti non va avanti tutto il resto dell’Italia.”
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