Articolo di Gioia Gorgerino – Gruppo GI ACER
Mettere in sicurezza non può essere sinonimo di emergenza, bensì di pianificazione. Serve un grande piano di rigenerazione, prevenzione sismica, sicurezza idrogeologica dei territori. Al centro la qualità del costruire e la sostenibilità ambientale in Italia e nel Lazio.
Da queste considerazioni nasce il convegno “RI – GENERAZIONE! sostenibilità, prevenzione, politiche
industriali”, promosso da ANCE Giovani Lazio e ANCE Giovani Frosinone. Un’iniziativa (del 18 novembre
scorso presso la Prefettura di Frosinone) che si inserisce nelle attività di confronto di ANCE Giovani nazionale che riguardano la rigenerazione dei borghi e delle città dal punto di vista delle nuove generazioni dei costruttori. La riqualificazione, ovvero l’obiettivo del consumo di suolo zero vuol dire cambiare il modo di costruire: demolizione e ricostruzione, edilizia di sostituzione, riqualificazione strutturale, Deep Regeneration. Formule e proposte che la Presidente nazionale di ANCE Giovani Roberta Vitale ha presentato alla Ministra per la Semplificazione.
Una riflessione, dunque, sulle opportunità offerte dalle politiche del Governo e della Regione rispetto alla concreta realtà del mercato, individuando soluzioni e potenzialità in una fase in cui la crisi del settore è ancora dirompente anche se alcuni indicatori fanno sperare in scenari di miglioramento. Nel Lazio gli investimenti nel settore delle costruzioni ammontano a 12.938 milioni di euro e costituiscono il 7,1% di quelli nazionali. E c’è un comparto che dimostra segnali di ripresa: quello delle compravendite residenziali.
“Assumiamo questi primi, ancora flebili, segnali positivi per dare slancio al presente e al futuro”, ha
commentato il Presidente di ANCE Giovani Frosinone Gaetano la Rocca al convegno. “Abbiamo deciso di titolare questo nostro incontro RI-GENERAZIONE! nella convinzione, da un lato che ci sia bisogno di nuove idee e di proposte innovative da parte di chi come noi giovani imprenditori è proiettato verso il futuro; e dall’altro che sia essenziale un cambiamento di passo e di prospettiva. Con l’ambizione – ha aggiunto – di un grande progetto di rigenerazione urbana e territoriale che valorizzi tutte le potenzialità presenti in un settore come le costruzioni, nevralgico per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese”.
Azioni necessarie se si considera che il settore registra ancora una pesante crisi soprattutto in un indicatore importante come quello del lavoro. Gli occupati nelle costruzioni del Lazio nel 2015 sono stati 135.000 l’anno scorso (Frosinone 16.800; Roma 95.600; Latina 12.500; Viterbo 6.500; Rieti 3.700). Nel primo semestre del 2016 ammontano, invece, a 127.000. In questi sei mesi, quindi, si registra una flessione degli occupati del 14, 7% . “Se da sempre nel Lazio l’industria edile costituisce un settore importante dell’economia regionale, la situazione di difficoltà in cui versano le imprese richiede politiche mirate con cui passare da azioni parcellizzate a un grande piano di rigenerazione”, ha commentato Fabrizio dell’Uomo, Presidente Giovani ANCE Lazio. “Bisogna porre al centro la sicurezza sismica e idrogeologica di territori e patrimonio edificato. E ci vogliono norme che aiutino l’iniziativa privata così come vanno rimossi i troppi vincoli burocratico amministrativi”, ha concluso dell’Uomo.
Oltre alla Ministra Madia, alla Presidente Vitale e ai Presidenti dei Gruppi ANCE Giovani del Lazio e di Frosinone, al convegno sono intervenuti Stefano Petrucci, Presidente ANCE Lazio, Anna Cinzia Bonfrisco, Presidente Commissione Parlamentare di vigilanza CDP; Maurizio Stirpe, Vice Presidente Confindustria; Filippo Delle Piane, Vice Presidente ANCE; Alessandro Cattaneo, Presidente ANCI Patrimonio; Andrea Benedetti, Università degli studi di Bologna; Andrea Bonifacio, Vice Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Ance.
27348-Articolo di G_ Gorgerino – Costruttori romani.pdfApri