EFFICIENZA DEI TERRITORI PER COMPETERE SUI MERCATI
Editoriale del Vice Presidente dei Giovani Ance Cristian Vitali
Bruxelles, i Fondi d’Investimento, l’Anci, il Demanio, gli Imprenditori, …: ognuno ha portato al nostro tavolo idee, progetti, proposte innovative. In quest’ultimo anno abbiamo ulteriormente compreso quanto sia importante ampliare la sfera di influenza delle nostre azioni e quanto altrettanto importante sia coinvolgere organizzazioni anche diverse dalla nostra, ma ugualmente interessate al raggiungimento dell’obiettivo comune.
Il patto di stabilità, i vincoli, la burocrazia, da soli non bastano per spiegare il perché della crisi economica, possono al contrario apparire la conseguenza, il risultato dell’incapacità di progettare, organizzare, indirizzare gli investimenti. Il nostro Paese è pieno di energia e di iniziative, progetti, forme di partecipazione e collaborazione!
In un mondo nel quale la competizione tra economie si è trasformata in competizione tra territori, per le nostre città è giunto il momento di dover esprimere la propria vision e il proprio ruolo. La città del futuro dovrà essere un sistema in grado di generare un mercato interno, un sistema in grado di valorizzare il proprio territorio e le sue caratteristiche rispetto ai sistemi contermini. La città del futuro dovrà essere attrattiva per persone e capitali, dovrà saper offrire servizi e opportunità di investimento valorizzando le proprie eccellenze.
Non più lo spazio ma il tempo: questa la nuova dimensione dello sviluppo delle nostre città nei prossimi anni. Nella nuova organizzazione territoriale le condizioni di accessibilità a una vasta gamma di beni e servizi rappresenteranno l’unità di misura della competitività.
Se la nostra città deve diventare un sistema in grado di relazionarsi e interagire con altri sistemi in Italia e nel mondo, deve anzitutto saper offrire servizi e per fare ciò deve essere facilmente accessibile e una volta accessibile facilmente percorribile. I nostri aeroporti dovranno potenziarsi per competere con gli aeroporti europei e internazionali. Non solo offrire nuovi servizi, ma anche garantire standard qualitativi e di sicurezza elevati; questo il caso virtuoso dell’ aeroporto di Orio al Serio – Bergamo, che, con un importante investimento e con un anno di anticipo, è già pronto per la sfida Expo 2015. Le nostre città devono investire e scommettere sul proprio futuro. I tracciati tramviari diventeranno i boulevard del futuro e permetteranno alla città di funzionare in maniera integrata solo se legati al resto delle infrastrutture in maniera capillare.
Se consideriamo la programmazione europea 2014-20 risulta evidente quanto le nostre città debbano investire maggiormente sull’Europa. La Ue finanzierà solo progetti integrati. In particolare è evidente la necessità di fare sistema tra amministrazioni pubbliche e territori. Altrettanto evidente è la necessità della Pa di dotarsi di un’organizzazione interna dedita esclusivamente alla Ue, in grado di recepire le Direttive europee e in grado di dialogare con i sistemi territoriali contermini. Ci sono 29 miliardi di euro di fondi a disposizione dell’Italia per le Politiche di Coesione, oltre 111 miliardi di Fondi Strutturali e rispetto al precedente periodo il nord Italia ha circa il 40% di risorse in più.
Uno dei motivi del mancato ottenimento dei finanziamenti europei da parte della pubblica amministrazione è dovuto ai tempi necessari per l’espletamento delle attività di progettazione, bando, gara, aggiudicazione, realizzazione dei singoli interventi: tempi troppo lunghi. I tempi della nostra Pa non rientrano all’interno dei parametri europei. Ecco perché, come sostenuto dallo stesso Mise, costruire un rapporto di fiducia tra pubblica amministrazione e territorio, coinvolgendo le imprese sin nella fase di definizione dei bandi, sarebbe certamente vantaggioso e rappresenterebbe una buona pratica di collaborazione di sistema.
L’impresa è percepita dall’amministrazione comunale spesso e volentieri come la controparte. C’è un patrimonio da salvare e da recuperare, occorre invertire questa tendenza. E’ il momento di coinvolgere le imprese e le Associazioni di categoria nella definizione del loro futuro, occorre incentivare l’investimento e fare progetti. Perché non istituzionalizzare un tavolo di lavoro volto a semplificare le procedure e recuperare finanziamenti a beneficio del territorio?
Se fino ad ora la Fonte Energetica ha rappresentato l’obiettivo del finanziamento europeo, nella nuova programmazione il sistema edificio/città diviene la priorità. Ecco perché è prioritario individuare progetti sistemici, e coinvolgere da subito il territorio e le associazioni di categoria al fine di promuoverne efficacemente i contenuti.
Aeroporti, ospedali, università, reti infrastrutturali, imprese innovative, rappresentano le risorse per la costruzione delle relazioni e delle collaborazioni del futuro. Il nostro patrimonio storico un elemento su cui scommettere. Le stazioni ferroviarie e le fermate metropolitane saranno le porte di accesso alle nostre città. Il Paesaggio una risorsa da valorizzare.
E’ facile intuire come lo sviluppo di progetti riguardanti il turismo, la manifattura tecnologica evoluta, il commercio e l’artigianato evoluto, non possano prescindere dallo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi, necessari per la creazione di una nuova economia territoriale e quindi di un mercato interno. La città del futuro vincerà la sfida della competitività con le altre città solo se diventerà autosufficiente e saprà collocarsi in un sistema a rete e solo se saprà valorizzare le proprie eccellenze e gestirne gli impulsi propulsivi.
L’opportunità che ci si presenta è quella di costruire intorno alle nostre eccellenze una infrastruttura dedita all’emanazione di progettualità condivise, che sintetizzino i singoli contributi ai fini di un utilizzo intelligente delle risorse e ai fini della riqualificazione delle nostre città, dello sviluppo della mobilità e della valorizzazione del nostro vastissimo patrimonio storico artistico e culturale.
Opportunità che intendiamo cogliere dimostrando con i fatti l’avvenuto cambiamento nell’approccio ai nuovi schemi del mercato e della competitività su scala mondiale.
16716-Rassegna Stampa Orio 2-3 giugno 2014.pdfApri
16716-IL SUPERCANTIERE DI ORIO AL SERIO.pdfApri
16716-Rassegna Web Orio al Serio 31-05 03-06.docApri
16716-Infrastrutture per la competitivit .docApri