‘Lo ha detto anche il governatore della Bce Mario Draghi: se le banche non prestano danaro a tassi ragionevoli alle piccole e medie imprese nell’Euro zona la situazione è preoccupante’.
Apre così il suo breve saluto Rudy Girardi, presidente dell’Associazione Costruttori Edili, che ospita oggi il convegno ‘Credito: le difficoltà di un mercato in recessione’ organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ance della Campania.
I dati del settore edile sono allarmanti.
Cominciamo dai finanziamenti concessi alle imprese edili italiane. In 5 anni, dal 2007 al 2012, il calo nei flussi di nuovi finanziamenti per l’edilizia residenziale registra un – 44,8% e un – 61,7% nel cosiddetto non residenziale.
In sostanza è come se negli ultimi sei anni le banche avessero immesso minori finanziamenti per oltre 42 miliardi di euro nell’abitativo e più di 35 miliardi nel non residenziale.
E in Campania, come in tutto il Mezzogiorno, la situazione è ancora più grave. Quasi dimezzato (-48,5%) il finanziamento degli investimenti nell’abitativo, – 74,7% i flussi a favori del non residenziale rispetto al 2007. Nel dettaglio, a Napoli le erogazioni si sono ridotte di oltre il 60% nell’abitativo, passando dai 388 milioni di euro del 2007 ai 153 di fine 2012, e dell’80% nel non residenziale, passando da 714 milioni a 148 nel periodo 2007-2012.
Il 2012 è stato un anno particolarmente difficile per la regione: -14% nell’abitativo (-10,6% a livello nazionale) e -61,1% nel non residenziale (-31,2% in Italia). Nel suo insieme, dunque, l’edilizia è il settore industriale che ha più sofferto la stretta creditizia.
Veniamo ai mutui concessi alle famiglie. Nel periodo 2007-2012, mentre in Italia i mutui concessi si sono praticamente dimezzati (-48,5%), in Campania la caduta è stata ancora più marcata: -57%. E nel solo 2012 i mutui concessi alle famiglie sono calati di un ulteriore 43,6%.
Il crollo ha riguardato tutte le province: nel 2007, a Napoli si sono erogati quasi 2 miliardi di euro; lo scorso anno, i flussi di nuovi mutui sono stati appena 862 milioni.
‘Occorre ripartire – ha continuato Girardi – l’auspicio è che l’erogazione del credito da parte delle banche ricominci per finanziare le attività di impresa: un contributo viene dal decreto Governativo che ha messo a disposizione 7,7 miliardi di euro (sui 40 complessivi) per pagare ‘i vecchi debiti’ alle imprese creditrici della Pubblica Amministrazione. Inoltre – ha aggiunto il leader dei costruttori napoletani – per controllare il fenomeno dei ritardati pagamenti della PA, alla luce della nuove Direttiva Europea entrata in vigore il 1 gennaio 2013, il vice Presidente della Commissione Europa Antonio Tajani ha attribuito all’Ance la funzione di verifica rigorosa dell’applicazione della norma, che prevede il pagamento alle imprese fornitrici della PA entro 30 giorni. L’Ance, quindi, attraverso le associazioni territoriali, potrà avere funzione di sollecitazione e controllo per le stazioni appaltanti’.
‘Occorre un cambio di passo’ – ha aggiunto Roberto Scermino, presidente del Gruppo Giovani Ance Campania. ‘Le imprese di costruzioni chiedono alle banche finanziamenti per investimenti a lungo termine e l’applicazione di metodi di valutazione del merito creditizio con approcci meno standardizzati, basati su remunerabilità e fattibilità delle operazioni’.
Il presidente dell’Abi Campania Giuseppe Castagna ha poi dichiarato:’La ripresa delle banche passa per la ripresa del mercato a livello europeo. C’è bisogno di una via di uscita con manovre nazionali ed europee in grado di supportare le imprese e dare fiducia ai consumatori. Siamo disposti a collaborare – ha continuato Castagna – per rendere più appetibile il merito creditizio per i nuovi investimenti. Ma, soprattutto – ha sottolineato il presidente campano dell’Abi – il settore deve ricevere dal policy maker un’attenzione particolare. Occorrono quindi misure in grado di sostenere la domanda di abitazioni e, indirettamente, le imprese che operano nel settore. E’ un interesse comune, delle imprese di costruzioni, delle banche e delle famiglie, per accedere al bene primario della casa’.
All’incontro sono intervenuti Elio Sava – Presidente Ance Campania, Massimo Deandreis – Direttore SRM, Flavio Monosilio – Dirigente Centro Studi Ance e nella tavola rotonda moderata da Adriano Giannola – presidente Svimez e ordinario di Diritto Bancario con Francesco Acito – direttore Territoriale Corporate Sud Bnl, Felice Delle Femine – regional manager Area Sud Unicredit, Ferdinando Quattrucci – responsabile area Territoriale Sud Banca Monte dei Paschi di Siena e Alfredo Letizia – Gruppo Giovani Ance e il presidente del Gruppo Giovani Ance Filippo Delle Piane.
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